Associazioni e società sportive dilettantistiche sono considerate enti imponibili ai fini fiscali e devono aderire alle normative specifiche per gli enti non commerciali. Tali enti beneficiano di disposizioni fiscali agevolata e vantaggiose per le loro attività commerciali.
Queste organizzazioni possono integrare la loro attività principale, definita dallo statuto e dall’atto costitutivo, con operazioni commerciali. La legislazione fiscale fornisce specifiche agevolazioni fiscali per enti di questo tipo che svolgono attività commerciali. Ci concentreremo sui due regimi fiscali più utilizzati:
1. Regime forfettario della Legge 398/1991.
2. Regime ai sensi dell’articolo 145 del TUIR.
Regime della Legge 398/1991
Questo regime, ampiamente diffuso, necessita di una scelta attiva presso la SIAE e l’Agenzia delle Entrate. Gli enti devono soddisfare requisiti formali e sostanziali, inclusi quelli legati alla gestione democratica e all’organizzazione interna.
Con un limite di fatturato commerciale annuo di €400.000, questo regime consente la determinazione forfettaria delle imposte dirette, applicando un coefficiente di redditività del 3% ai ricavi commerciali.
La base imponibile è soggetta all’imposizione IRES, applicando un’aliquota attuale del 24%
La base imponibile Irap è calcolata partendo dal reddito forfetizzato, con l’aggiunta di eventuali costi del personale e interessi passivi. L’IVA è calcolata in maniera forfettaria, semplificando notevolmente il processo di versamento.
Le associazioni che adottano questo regime godono di vantaggi contabili, come l’esenzione dalla tenuta di molte registrazioni contabili obbligatorie, mentre le società sportive dilettantistiche di natura capitalistica sono soggette alla contabilità ordinaria e devono seguire tutte le procedure standard, inclusa la preparazione del bilancio.
Regime ai sensi dell’articolo 145 del TUIR
Questo regime fiscale, ad adesione facoltativa, offre benefici nella determinazione dell’imposta sui redditi, in particolare sull’IRES. Per l’IRAP e l’IVA, si utilizzano i metodi tradizionali.
Le associazioni e gli enti non commerciali che optano per la contabilità semplificata possono utilizzare questo regime, calcolando il reddito d’impresa in maniera forfettaria. I coefficienti di redditività, applicati ai ricavi commerciali, variano in base alla tipologia di attività e al volume di affari, con percentuali che vanno dal 10% al 25%.