come funzionano le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD)

Le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) svolgono un ruolo fondamentale nel tessuto sportivo italiano, promuovendo la partecipazione, la competizione e la passione per lo sport. In questa guida completa, esploriamo dettagliatamente come funzionano queste associazioni, dal processo di creazione all’organizzazione delle attività.

Queste associazioni sono costituite da associati, che possono essere individui fisici o entità giuridiche, il numero minimo dei soci è di 3 (presidente, vicepresidente, tesoriere).

Le organizzazioni sportive di questo tipo devono seguire una serie di regole ben precise, per la costituzione e il regolare funzionamento tra cui:

  • Redigere Atto Costitutivo e Statuto:
    Le organizzazioni devono conformarsi a regole specifiche, inclusa l’obbligatorietà di possedere un atto costitutivo e statuto che ne definisca la struttura e le finalità.
  • Codice Fiscale:
    È essenziale richiedere e possedere un codice fiscale per garantire la regolarità fiscale dell’associazione sportiva dilettantistica.
  • Contabilità Regolare:
    Le organizzazioni devono mantenere una contabilità regolare, garantendo trasparenza e precisione nella gestione finanziaria.
  • Bilancio/Rendiconto Annuale:
    Un ulteriore obbligo è la presentazione di un bilancio o rendiconto annuale, fornendo una panoramica chiara e completa delle attività finanziarie dell’organizzazione.

Quali sono le tipologie di entrate e come possono guadagnare avere le associazioni sportive? Le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) possono creare entrate sfruttando diverse fonti. Ecco alcuni modi attraverso i quali è possibile ottenere queste entrate:

1.  Quota Tessera dei Soci e Quota corsi:
– La entrate si differenziano  attraverso le quote dei tesseramenti dei soci una tantum e le quote (corsi, abbonamenti).

2. Sponsorizzazioni:
– Gli sponsor possono contribuire finanziariamente, offrendo un supporto prezioso per la crescita e lo sviluppo dell’associazione sportiva dilettantistica.

3. Vendita di articoli correlati all’attività sportiva:
– La vendita di prodotti di merchandising, come magliette, cappellini e gadget correlati, può costituire un’ulteriore fonte di reddito per l’ASD.

4. Realizzazione di Eventi e lotterie:
– Organizzare eventi sportivi, tornei o manifestazioni può generare entrate attraverso la partecipazione, la vendita di biglietti degli eventi stessi e anche organizzare lotterie.

È fondamentale sottolineare che, nonostante queste entrate, le ASD operano senza scopo di lucro. Gli avanzi ottenuti non possono essere distribuiti tra i soci, ma devono essere reinvestiti nell’attività sportiva per garantirne la continuità e lo sviluppo.

Come funzionano i compensi ai lavoratori sportivi?    i collaboratori sportivi sono atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi e preparatori atletici, ad eccezione delle figure con mansioni di carattere amministrativo-gestionale.

A seconda delle modalità di esecuzione del rapporto, il lavoro nel settore sportivo può assumere diverse forme:

  • Lavoro subordinato (dipendenti)
  • Collaborazione coordinata e continuativa co.co.co (fino a 24 ore settimanali)
  • Lavoratori con partita IVA
LE SOGLIE DI ESENZIONI DEI COMPENSI (CO.CO.CO – Partita iva) SONO:
 
  1. Fino a 5.000 € di compensi: esenzione totale dall’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) e dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale).
  2. Per compensi compresi tra 5.001€ e 15.000€: è richiesto solo il versamento della quota INPS, senza l’obbligo di pagare l’IRPEF.
  3. Per compensi superiori a 15.000,00 €: è necessario versare sia l’INPS che l’IRPEF, applicando le relative aliquote previste.

Fino al 31/12/2027, la base imponibile previdenziale (INPS) è ridotta del 50% anche per le partita iva.

ALTRI ADEMPIMENTI E ONERI PER LE ASD E SSD:

  • Esenzione obbligo di copertura assicurativa INAIL (confermato nel correttivo)
  • Il contributo previdenziale (co.co.co.) viene suddiviso tra il collaboratore e il committente (asd e ssd), con una proporzione di 1/3 a carico del collaboratore e 2/3 a carico del committente (asd e ssd).
CHI RISPONDE DEI DEBITI DI UNA ASD?  

Le associazioni non riconosciute si trovano in una posizione particolare per quanto riguarda la responsabilità verso le obbligazioni contratte. Le associazioni, infatti, sono tenute a rispondere delle obbligazioni non solo attraverso il loro patrimonio, ma anche con i beni personali degli amministratori e di coloro che hanno agito rappresentando l’associazione.

In caso di debiti, la responsabilità primaria è del patrimonio dell’associazione. Solo nel caso in cui tale patrimonio non fosse sufficiente a coprire i debiti, i membri del consiglio direttivo, inclusi il presidente e gli amministratori, sarebbero chiamati a rispondere personalmente con i propri beni.

Una soluzione per tutelare il patrimonio personale del presidente e dei membri del consiglio direttivo per i debiti contratti dalla asd, è la possibilità di ottenere la personalità giuridica attraverso una procedura semplificata è rendere l’associazione riconosciuta. Pertanto l’associazione risponderà solo con il loro patrimonio (autonomia patrimoniale perfetta).

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