Riforma dello Sport: Asd destinazione d’uso dei locali utilizzati
La recente riforma dello sport ha introdotto importanti cambiamenti nella gestione degli spazi utilizzati dalle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e dalle Società Sportive Dilettantistiche (SSD). Grazie alle nuove disposizioni, queste realtà possono ora svolgere le proprie attività in qualsiasi tipo di locale, senza la necessità di un cambio di destinazione d’uso, a patto che non sia destinato a scopi produttivi.
Un Cambiamento Normativo Importante
Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021, è stato introdotto l’Articolo 7-bis, che chiarisce:
“Le sedi delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche in cui si svolgono le relative attività statutarie, purché non di tipo produttivo, sono compatibili con tutte le destinazioni d’uso omogenee previste dal decreto del Ministro per i lavori pubblici del 2 aprile 1968, n. 1444, indipendentemente dalla destinazione urbanistica.”
Questa modifica semplifica notevolmente la gestione degli spazi per ASD e SSD, eliminando vincoli burocratici che in passato rappresentavano un ostacolo significativo.
Cosa Cambia per ASD e SSD?
1. Più Libertà nella Scelta dei Locali
Prima della riforma, ASD e SSD erano obbligate a operare solo in spazi con una destinazione d’uso compatibile con le loro attività statutarie. Se il locale non rispettava tale requisito, era necessario richiedere una modifica alla destinazione urbanistica, un processo spesso lungo e oneroso.
Ora, invece, le associazioni possono utilizzare qualsiasi locale che risponda alle loro esigenze, senza dover affrontare procedure complesse.
2. Riduzione dei Costi di Gestione
Il cambio di destinazione d’uso comportava costi amministrativi e tecnici che potevano pesare sui bilanci delle ASD e SSD. Con la nuova normativa, questi costi vengono eliminati, permettendo di destinare più risorse alle attività sportive.
3. Semplificazione Burocratica
Le ASD e SSD non devono più ottenere l’autorizzazione per modificare la destinazione d’uso degli immobili che utilizzano, rendendo più semplice e veloce l’apertura o il trasferimento delle attività sportive in nuove sedi.
Quali Sono i Requisiti da Rispettare?
Per beneficiare di questa riforma, le ASD e SSD devono rispettare alcune condizioni:
- Le attività svolte devono essere strettamente connesse allo statuto dell’associazione o società sportiva.
- Il locale utilizzato non deve essere destinato ad attività produttive o industriali.
- L’utilizzo dello spazio non deve interferire con eventuali normative locali o regolamenti condominiali
Questa riforma rappresenta un passo avanti significativo per le ASD e SSD, offrendo loro maggiore libertà nella gestione degli spazi, riducendo i costi e semplificando le procedure burocratiche. Grazie a queste novità, le realtà sportive dilettantistiche potranno concentrarsi maggiormente sulle loro attività senza doversi preoccupare di ostacoli amministrativi.
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